Mc Farland: una rossa per tutti i giorni

Approdiamo nella ridente Irlanda per una birra di largo consumo: la Mc Farland. La rossa irlandese dalla non troppo alta gradazione alcolica (5,6%), viene venduta un po’ ovunque nella bottiglia da 33 cl. Per la sua non particolare originalità non ha stupito e diviso i critici.
Maltini: gustosa e fresca. Ottima accompagnatrice per serata in compagnia. Voto 7/10
Meme: una rossa per tutti i giorni. Sapere intenso ma non troppo, che rimane. Voto 7/10
Chicca: gusto corposo ma non pesante, per una serata non impegnativa. Voto 7/10
Christian: una bella rossa che piace incontrare, spesso in compagnia Voto 6,5/10
Voto Medio: 6,9/10

Kloster Scheyern Doppelbock: viva la prugna!

Dopo una serie di birre belga, finalmente cambiamo paese. Oggi vi proponiamo la recensione di una birra tedesca: la Kloster Scheyern Doppelbock. Il nome stesso ci dice che viene prodotta dal monastero (ovvero kloster) di Scheyern, in Baviera, e che ci troviamo di fronte a una doppelbock. La Kloster viene imbottigliata in bottiglie da 50 cl e ha una gradazione alcolica di 7,4%. Le votazioni e i pareri sono piuttosto discordanti, perciò decidete voi di chi fidarvi.

Maltini: una rossa coi controcazzi; non fidatevi dell’odore: siate spensierati e generosi nel sorso. Buona! Voto 7/10

Davide: dolce profumo contrastante con il gusto secco di liquerizia persistente. Zero schiuma, poco frizzante. Voto 8/10

Chicca: se volete una birra tranquilla e soft, non prendete questa. Gusto eccessivamente forte; da bere a piccoli sorsi. Voto 3/10

Christian: w la prugna, ma dopo poco annoia per l’intensità da sciogliere il palato. Voto 4/10

Voto Medio: 5,5/10

Duchesse de Bourgogne: fermacarte o arrogantemente particolare?

La birra di oggi è controversa. Una birra strana che ha turbato non poco i recensori: la Duchesse de Bourgogne. Ancora una volta una birra belga, prodotta dalla Brouwerij Verhaeghe. Una Flemish Red Ale ad alta fermentazione in botti di rovere. Questa volta ci siamo divisi una bottiglia piccola da 33 cl, con gradazione alcolica 6,2%.

Maltini: la uso come fermacarte solo perché la bottiglia è gradevole. Voto 2/10

Meme: profumo di senape troppo intenso. Gusto troppo dolce, come di birra fruttata. Voto 5/10

Christian: arrogantemente particolare; note dolciastre che stemperano il profumo acceso. Voto 7,5/10

Davide: acetosa, troppo frizzante, acetosa ancora; non se ne può bere più di un bicchiere. Voto 4/10

Chicca: bevibile, in piccole quantità. Troppe bolle fanno male. Voto 5/10

Voto Medio: 4,7/10

Blanche de Namur: un premio meritato

Oggi diamo il nostro giudizio sulla vincitrice del premio WBA ’09 come migliore birra di frumento, qui le prove. La birra è la “Blanche de Namur”, una bianca proveniente dal belgio, 4,5% di gradazione alcolica. Il produttore è lo stesso della Gauloise Brune di cui vi abbiamo parlato, ovvero la Brasserie du Bocq. I 5 assaggiatori si sono divisi una bottiglia da 75 cl e hanno espresso i loro (sindacabili) pareri:

Chicca: sconsigliata agli amanti dell’amaro. Voto 7.5/10

Maltini: il premio WBA ’09 rende giustizia accompagnando il bevitore attraverso i suoi gusti. Voto 8/10

Meme: sentore olfattivo-gustativo affumicato, dolce ma non troppo, ottima blanche! Voto 8/10

Davide: bouquet complesso, scivola con fine frizzantezza acidula, dissetante. Voto 7,5/10

Christian: sobria delicatezza floreale, piuttosto impersonale, per questa “bionda” non mi volto per strada. Voto 6/10

Voto medio: 7,4/10

Gauloise Brune: una belga per due

Questa volta gli assaggiatori sono solo due per un’altra birra belga, ma decisamente differente dalla Saison IV. La birra si chiama “Gauloise Brune”, prodotta dalla belga Du Bocq Brasserie, che produce anche la più famosa Blanche de Namur di cui parleremo ancora. La Gauloise è una doppio malto scura con una gradazione alcolica importante (8,1%). Bottiglia da 75 cl divisa tra i due assaggiatori Davide e Christian, che riportano i seguenti giudizi:

Davide: “Mooooolto frizzante ma senza schiuma, color di chinotto; buon corpo di caffè e buona persistenza” Voto 8/10

Christian: “Impatto papillare notevole, dolcezza corroborante con retrogusto mieloso” Voto 7/10

Voto medio 7.5

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Saison IV: gradevole!

La prima birra che abbiamo recensito è una birra particolare e forse poco conosciuta: la Saison IV dal Belgio. Una birra non filtrata, artigianale non pastorizzata e rifermentata in bottiglia. La gradazione alcolica è 6% e abbiamo preso una bottiglia da 75 cl, che ci siamo bevuti in 5 per assaggiarla. Ecco i commenti personali di ciascuno degli assaggiatori.

Meme: profumo fruttato, gusto dolce e persistenza amara. Voto 8/10

Davide: sentore di weiss, poco corpo, retrogusto amaro. Voto 7/10

Christian: la primavera dei profumi gradualmente lascia spazio ad un amaro intorpidimento. Voto 6.5/10

Maltini: invasiva con gentilezza, accompagna come una bella melodia dal volume troppo alto. Voto 8/10

Chicca: gradevole. Voto 7/10

Voto medio 7.3

Perché questo blog?

Innanzitutto perché l’amatoriale sappiamo che va forte! In tutti i campi!

L’idea di questo blog nasce per caso davanti a una birra. O meglio più di una. Abbiamo pensato: perché non dare le nostre impressioni sulle birre che beviamo? Un giudizio non da esperti ma da normali consumatori. Perché come abbiamo detto l’amatorialità piace.

L’idea è di fare una raccolta di impressioni su birre (ma non solo) per ricordarci quali abbiamo bevuto e quali non vorremmo bere più.

In ogni post troverete la descrizione del prodotto e una breve recensione di ogni bevitore, con un giudizio in decimi. Ovviamente i gusti sono soggettivi ma cerchiamo di dare anche un giudizio che riesca a far capire con che tipo di birra abbiamo a che fare.

Domani pubblicheremo la prima “recensione” di una birra poco nota ma che ci è piaciuta. Pubblicheremo poi con irregolare regolarità le nostre impressioni.