Amarcord “La Tabachéra”: una buona doppio malto italiana

Le prime birre Amarcord, come il nome suggerisce, nascono a Rimini, ma nei primi anni 2000 per l’esigenza di ampliare la produzione queste birre vengono prodotte ad Apecchio nelle Marche. I nomi di queste birre italiane richiamano i personaggi del film Amarcord di Fellini: la Volpina, la Mi dòna, la Gradisca e la Tabachéra. Quest’ultima è un’ambrata doppio malto “prodotta con i malti più pregiati”. La si può trovare in bottiglie da 50 cl o da 75 cl, con il tappo a macchinetta.  La gradazione di questa birra è 9,0% e ha fatto un’ottima impressione su (quasi) tutti i recensori!

Meme: un bel colore ambrato, un profumo intenso e per finire un gusto persistente! Buona! Voto 8/10

Maltini: ‘bbona. Lascia un po’ il gnam gnam allappato. Comunque buona Voto 8/10

Davide: sapore complesso ma che scivola via davvero piacevolmente. Come nella tradizione belga. Complimentoni! Voto 8,5/10

Chicca: buona ma non particolarmente convincente! Spessa… da ciuca molesta! Voto 7/10

Voto medio 7,9/10

Floris Chocolat: birra e cioccolato vanno d’accordo?

La birra che vi proponiamo oggi è molto particolare e fa parte della serie di birre aromatizzate Floris, prodotte dalla belga Brouwerij Huyghe nota soprattutto per la Delirium Tremens. Le Floris sono disponibile in diversi tipi, ma la più nota è forse la Kriek aromatizzata alla ciliegia, anche se sono disponibli birre aromatizzate al mango, al lampone, alla mela ma anche al cactus. Noi abbiamo provato la Floris Chocolat, una blanche ovviamente aromatizzata al famoso cioccolato belga, con una gradazione alcolica di 4,2%.

Maltini: la birra c’è ma… il cioccolato è veramente troppo… Voto 5/10

Davide: ovviamente leggerina: non sa di birra e sembra cioccolata molto diluita Voto 5/10

Chicca: mi spiace ma non la si può chiamare birra! Voto 3/10

Meme: intriga con il profumo di liquire al cioccolato. Ma il gusto non è all’altezza, seppur con un leggero sentore di weiss Voto 5/10

Laura: per tanto così non bevo neanche la birra! Voto 2/10

Voto medio: 4/10

Hofbrӓu München Original: sapore di Germania!

Probabilmente è una delle birre più conosciute al mondo, sicuramente tra le birre tedesche e in particolare della Baviera. La Hofbraeu Munchen Original viene semplicemente catalogata come “birra di Monaco” e viene prodotta dalla Hofbraeuhaus di Monaco. Questa brauerei è nota ai molti perché partecipa all’Oktoberfest con un proprio capannone, uno dei più grossi della festa!

La birra che abbiamo assaggiato è una bionda a bassa fermentazione con una gradazione alcolica di 5,1% che in Italia viene commercializzata in bottiglie da 66 cl.

Chicca: una classica bionda… con un amaro in più Voto 7,5/10

Meme: sapore di Germania. Amara, non troppo. Una bella bionda senza nulla di stuzzicante Voto 7/10

Maltini: una birrona quasi da battaglia nel senso buono. Sempre gradevole e cordiale. Voto 7,5/10

Davide: leggera leggera ma dal gusto particolare e ricchi profumi di luppolo Voto 6,5/10

Voto Medio: 7,1/10

La Caveja Pils: una chiara come si deve!

Per la prima volta parliamo di una birra italiana, prodotta dal birrificio Doppio Malto di Erba per la piadineria in franchising “La Caveja”. Tra i diversi tipi di birra prodotti per questa piadineria vi parliamo oggi di una chiara tipo pils, a bassa fermentazione. Questa birra con gradazione alcolica di 4,8% viene venduta in bottiglie da 50 cl con il marchio La Caveja.

Chicca: Bella e buona! Alla faccia di tutte le birre chiare Voto 8,5/10

Christian: sembra sciacquata, non mi sconfinfera né fa sbrilluccicare il palato non si commuove. Voto 6/10

Davide: una chiara come si deve, dissetante da bersi a litri. Voto 7/10

Voto Medio: 7,2/10

Blanche des Honnelles: non una bianca qualunque!

Torniamo in Belgio con una birra bianca particolare: la Blanche des Honnelles, prodotta dalla “Brasserie de l’Abbaye des Rocs” nella provincia di Hainaut. Questa brasserie produce altre due birre d’abbazia: la Montagnard e l’omonima Abbaye des Rocs.

La Blanche des Honnelles non è una blanche qualunque, a partire dalla gradazione alcolica superiori alle più comuni blanche: 6%. Il suo nome deriva dal nome di due fiumi “les Honnelles” che si incontrano vicino all’abbazia dove viene prodotta questa birra. Per le sue caratteristiche non comuni ha sorpreso le nostre papille gustative con giudizi contrastanti.

Christian: Non mi piace. Non me l’aspettavo Voto 4,5/10

Maltini: non una bianca qualunque. Si è indecisi tra sentire l’amaro o il classico gusto da blanche Voto 6,5/10

Meme: la blanche che non ti aspetti. Il gusto fruttato dura poco e lascia spazio all’amaro. Vinta la sorpresa iniziale, non è male. Voto 7/10

Chicca: non male… ma se volete una blanche cambiate scelta. Voto 7/10

Voto Medio: 6,3/10

Saranac Imperial Stout: un denso pugno in faccia

Direttamente dagli Stati Uniti arriva la Saranac Imperial Stout. Prodotta dalla Matt Brewing Company a Utica nello Stato di New York come parte di una serie speciale di birre: la High Peaks Series, ispirata ai monti Adirondack. Una Imperial Stout fatta con undici malti, una birra da “sorseggiare e assaporare”, dal gusto molto deciso. Anche la gradazione alcolica è importante (9%) mentre la bottiglia è nel formato standard da 33 cl.

Meme: se il primo impatto è positivo, non così è il retrogusto. Dal caffè e cioccolato del profumo si passa a una patina densa che rimane dopo aver deglutito Voto 6,5/10

Christian: un denso pugno in faccia. Mi piace! Voto 7/10

Voto Medio: 6,8/10

Samuel Smith’s Imperial Stout: liquerizia liquida

Dall’Inghilterra arriva quest’ottima Imperial Stout, prodotto nel North Yorkshire dalla Samuel Smith’s Brewery. Questo tipo di birra venne prodotto originariamente in Inghilterra alla fine del Settecento per essere esportato in Russia. L’alto contenuto alcolico (che andava dal 9 al 10 %) serviva per conservare la birra nei lunghi viaggi, impendendone il congelamento nelle zone più fredde.

La gradazione della Samuel smith non è molto alta (7%) e viene esportata in bottiglie dal formato non convenzionale (355 ml).

Meme: profumo complesso dal caffè alla liquerizia. Impressioni di dolce che lascia spazio all’amaro. Per gli amanti delle stout. Voto 8/10

Davide: buon dopopasto astrigente e digestivo. Liquerizia liquida. Voto 7,5/10

Christian: stout di sostanza che accarezza e poi intorpidisce il palato. Incolla le papille gustative, persistendo oltre le normali soglie del gusto. Voto 7/10

Voto Medio: 7,5/10

5 A.M. Saint: la birra iconoclasta di Brew Dog

La birra di oggi è molto particolare. Soprattutto perché molto particolari sono i loro produttori, ovvero la giovane Brew Dog. La Brew Dog nasce in Scozia per iniziativa di James Watt e Martin Dickie, due 24enni stanchi delle solite bionde commerciali che nel 2007 cominciano a produrre birre “alternative”. In pochissimi anni le birre Brew Dog conoscono una diffusione altissima e riconoscimenti internazionali. Sul loro sito trovate molte informazioni sulla loro filosofia anticonformista e sulle loro attività.

In questi anni sono riuscite anche a produrre birre con elevatissimo tasso alcolico, anche se solamente in edizione limitata, fregiandosi del titolo di birra più alcolica del mondo: “The End of History” che ha addirittura una gradazione di 55% ABV. In precedenza avevano prodotto anche la “Tactical Nuclear Penguin” (32%) e la “Sink the Bismarck” (41%)

La birra da noi assaggiata è la 5 A.M. Saint che viene definita Iconoclastic Amber Ale. Imbottigliata in bottiglie da 33 cl con un’etichetta particolare, in cui viene spiegata la filosofia di questa birra, che rompe con le tradizionali birre commerciali. La gradazione alcolica di questa amber ale è di 5%.

Meme: Intensa! Colpisce con il profumo e riempie la bocca di sapore intenso con sentori di caffè. Voto 8/10

Christian: addizionata di caffeina sarebbe una ottima sostituta del caffè. Stordente al gusto ma piacevole. Voto 7,5/10

Maltini: un carattere importante, un gusto piacevole e intrigante. Si è portati a berla per conoscerla meglio. Voto 7,5/10

Chicca: gusto troppo caffeinoso… Impegnativa, non adatta a lunghe bevute. Voto 6/10

Voto Medio:  7,3/10

Gouden Carolus Easter Beer: deliziosamente decisa

La Pasqua si avvicina e per festeggiarla vi proponiamo la birra pasquale Gouden Carolus. La Brouwerij Het Anker (Belgio) produce infatti questa birra speciale una volta all’anno in occasione della Pasqua, appositamente per accompagnare i vostri pranzi. Dal 2010 la ricetta è cambiata passando da una chiara a una scura. La Gouden Carolus Easter Beer ha una buona gradazione alcolica (9%) e viene venduta in bottiglie da 75 cl in edizione limitata.

Davide: dolce, persistente, languida; in una parola: BUONA. Paragonabile solo ad una Gouden Carolus. Voto: 10/10

Chicca: gusto impegnativo, non per tutti! Interessante retrogusto di caffè… da bere a piccole dosi. Voto: 6/10

Christian: deliziosamente decisa, pervade la bocca di chi l’assaggia lasciandolo inebriato. Voto: 8/10

Maltini: attenzione al gusto! Interessante e importante allo stesso tempo, da pensarci su. Il giudizio è positivo comunque. Voto: 6,5/10

Voto Medio: 7,6/10

Ricette di birra: Arrosto alla Mc Farland

Visto che non ci piace solo bere ma anche mangiare, oggi vi proponiamo una ricetta improvvisata a base di birra: arrosto alla McFarland. La birra utilizzata è la McFarland di cui abbiamo parlato nel precedente post.

La ricetta è semplice anche se un po’ lunghetta, aggirandosi sulle due ore e mezza. Innanzitutto bisogna rosolare l’arrosto nell’olio con carote e pomodori ciliegia. Una volta dorato, sfumarlo con la birra McFarland, circa 150 ml (mezza bottiglia). Aggiungere mano a mano brodo e cuocere per due ore in una pentola con bordi alti, continuando a girare. Servire con patate al forno. Ovviamente potete gustarlo con una Mc Farland!